CONTINUA…
ALIMENTAZIONE
Gli integratori di calcio e vitamina D sono necessari solo quando esiste davvero un limite alimentare alla dieta per assumere delle quantità sufficienti (1.200 mg al giorno).
La dieta più adeguata alle tue esigenze sarà suggerita da un nutrizionista. Alimenti ricchi di calcio possono essere infatti controindicati in alcuni casi e l‘assorbimento del minerale può essere ostacolato da caratteristiche personali, patologie e farmaci.
Quello invece che ti voglio far capire è che se non hai alcun sintomo e diagnosi una dieta sana ed equilibrata ti sarà comunque di grandissimo aiuto in termini preventivi.
Il calcio serve al buon funzionamento di cuore, intestino, muscoli e nervi e per la coagulazione del sangue, una dieta bilanciata però non va fatta in virtù di un solo minerale! Inoltre il calcio assunto tramite alimenti porta a minori rischi di sviluppare calcoli renali.
Fonti ricche di calcio sono:
- latticini con pochi grassi;
- noci, nocciole e mandarle;
- cererali;
- verdure a foglie verde o scura come broccoli, cavoli, cime di rape;
- sardine e salmone con gli ossi;
- soia e derivati.
Un soggetto affetto da calcoli renali dovrà bere di più e avere maggiore necessità di integrazione di calcio alimentare e minori quantità sotto forma di integratori. Integratori utilizzati: carbonati, fosfati o citrati di calcio. La quantità di caffè non dovrebbe superare le 3 tazzine al giorno (a patto che non si aumenti la quantità di alimenti contenenti calcio).
ESPOSIZIONE AL SOLE
Semplificando la vitamina D iene prodotta dalla pelle solo dopo l’esposizione alla luce del sole. Non è sufficiente avere quindi una dieta sana e bilanciata senza questo passaggio. Alcuni studi dimostrano come la produzione della vitamina diminuisce nelle persone anziane solo perché stanno più tempo in casa (soprattutto nei paesi in cui l’inverno dura molto). Risulta quindi ugualmente indispensabile fare passeggiate al sole anche al freddo ed approfittare della bella stagione ( facendo i conti col proprio fototipo).
ATTIVITÀ FISICA E FISIOTERAPIA PER L’OSTEOPOROSI
L’esercizio è invece la vera cura dell’osteoporosi e la strategia di prevenzione primaria. Con una dieta sana abbiamo le giuste quantità di calcio, il sole le rende disponibili per rendere più forti le ossa e l’attività fisica favorisce concretamente il loro accrescimento.
Un programma di riabilitazione completo per l’osteoporosi comprende:
- Esercizi in carico: camminare, saltare, svolgere esercizi a corpo libero o meglio ancora con bande elastiche. Va detto che camminare al tapis-roulant è controindicato per storie di ripetute fratture.
- Esercizi di allungamento e propriocettivi (stretching): migliorano l’equilibrio e la consapevolezza di quali siano le capacità del proprio corpo. Riducono così il rischio di cadute e fratture;
- Esercizi posturali: In ogni programma riabilitativo per l’osteoporosi sono consigliabili esercizi per migliorare la postura. Naturalmente non modificano la forma, ma adattano il corpo alle nuove esigenze opponendosi alla progressiva cifosi. Sto parlando di esercizi per rendere più forti e flessibili i muscoli del collo, delle scapole, del torace, della schiena e delle anche. Gli esercizi in flessione sono controindicati, ma non aboliti: il corpo deve mantenere la capacità di poter svolgere questi movimenti essenziali per la stessa autonomia!
- Rinforzo muscolare e allenamento contro-resistenza: ti sembrerà strano, ma è ampiamente dimostrato come allenamenti intensi con l’uso addirittura di pesi aumentino la densità ossea e riducano il numero di cadute. Allenamenti di High Intensity Interval Training (HIIT) risultano invece efficaci in fase preventiva per donne in menopausa, seppure controindicati in presenza di osteoporosi grave.
Un programma riabilitativo con queste caratteristiche cura in modo efficace il mal di schiena anche in presenza di osteoporosi.
Manipolazioni vertebrali e mobilizzazioni invece sono controindicate in caso di grave osteoporosi o quantomeno… Non sono di certo la prima opzione da considerare per risolvere dolori in presenza di osteoporosi grave.
FARMACI
RICORDA! Sarà il tuo medico a valutare quando sia necessario prescriverli considerando il singolo caso, la reale urgenza e la presenza di situazioni a rischio.
Estrogeni per l’osteoporosi nelle donne
Si parla di terapia ormonale sostitutiva per la prevenzione dell’osteoporosi post-menopausa, per via dell’azione protettiva esercitata da questi ormoni. Gli estrogeni rallentano il riassorbimento osseo, ma espongono a un maggior rischio di eventi cardiovascolari/ictus e di sviluppare tumori a seno, endometrio e ovaie.
Modulatori selettivi dei recettori estrogenici (SERMS)
Sono farmaci usati per prevenire e curare l’osteoporosi. Simulano gli effetti estrogenici nel tessuto osseo e hanno effetti neutri in altri tessuti, come quelli di utero e seno. Effetti indesiderati: vampate di calore, crampi alle gambe e maggiore rischio embolico.
BIFOSFONATI
I farmaci più impiegati nel trattamento dell’osteoporosi. Parlo di acido alendronico, ibandronico (un’iniezione ogni 3 mesi), risendronico e zolendronico (un’iniezione all’anno) presi tramite compressa o iniezione. Si oppongono al riassorbimento osseo e riducono il rischio di fratture. A differenza degli altri farmaci, i bifosfonati possono essere somministrati anche agli uomini.
Come devo prendere le pastiglie di bifosfonati?
- bisogna avere lo stomaco vuoto;
- inghiottire la pastiglia bevendo un bicchiere di acqua;
- evitare poi di sdraiarsi (meglio camminare) per i successivi 30 minuti;
- non mangiare né bere altro nelle successive 2 ore.
Quando vedo gli effetti della terapia coi bifosfonati?
Non si osservano prima di 5 anni e la terapia deve essere di minimo 6-12 mesi. Non è ben chiaro quanto debba prolungarsi, ma risultano sicuri anche per terapie lunghe 10 anni.
I bifosfonati per curare l’osteoporosi hanno effetti collaterali e indesiderati? Come tutti i farmaci.
Gli effetti indesiderati più frequenti sono:
- irritazioni del tubo digerente,
- difficoltà digestive,
- dolore addominali (meno con le iniezioni),
- dolore anteriore della coscia,
- rari casi di osteonecrosi della mandibola.
Gli effetti persistono nel tempo per cui gli esperti suggeriscono una sospensione in assenza di altre motivazioni dopo 5 anni dall’inizio della terapia
ORMONI PARATIROIDEI ED ANALOGHI
Per aumentare la crescita e la densità dell’osso. SI assumono tramite iniezione soprattutto in caso di deficit della produzione naturale.
Effetti indesiderati: vomito.
Calcio e Vitamina D
Somministrati ai pazienti in via preventiva e come cura dell’osteoporosi. Lo scopo è quello di integrare i nutrienti di fondamentale importanza per la salute delle ossa. Per il dosaggio, il modo e il tempo di somministrazione, è necessario seguire le istruzioni del medico.
Considera che per una persona adulta è raccomandata una quantità di calcio di 700 milligrammi al giorno.
La vitamina D aiuta il corpo ad assorbire il calcio e ogni adulto dovrebbe assumerne 10 mg al giorno.
RICORDA l’esposizione al sole però…soprattutto di inverno!
Testosterone
Negli uomini può essere indicato per compensare ridotti livelli di ormoni maschili.
In sintesi
La cura dell’osteoporosi parte dall’assunzione di sane abitudini già dalla prima infanzia.
Una buona alimentazione, un' adeguata attività fisica e l’esposizione ai raggi del sole in ogni momento della tua vita rappresentano la migliore soluzione per ridurre la possibilità di soffrire di questo disturbo.
Nessuno di questi 3 interventi è sufficiente da solo.
La migliore terapia farmacologica a disposizione rallenta solo l’inevitabile processo di invecchiamento e il riassorbimento osseo causato dalla menopausa, dall’età e dall’interazione con altre malattie e terapie farmacologiche.
I farmaci rallentano il processo di riassorbimento della massa ossea, ma non lo risolvono!
Esercizio fisico e alimentazione equilibrata sono la vera cura e sono assolutamente essenziali!
Purtroppo sia medici che pazienti rimangono concentrati sulla diagnosi e le cure dimenticando di occuparsi concretamente di questo aspetti “più normali” che hanno a che fare più con la motivazione, la costanza e gli effetti collaterali di alcuni farmaci prescritti.
Ricordati però che senza un’adeguata quantità di esercizio fisico, l’esposizione al sole e un corretto apporto di sostanze nutrienti per compensare il rimodellamento osseo renderà vana ogni terapia farmacologica!
Se pensi di poterti ritagliare 30 minuti due volte a settimana per prenderti cura di te stessa saremo felici di aiutarti in questo percorso, ti basterà telefonare e prendere un appuntamento, costruiremo insieme la soluzione più adatta alle tue esigenze.